Adamello


Itinerari scialpinistici nel gruppo dell' Adamello
Sempre alla ricerca di itinerari nuovi, in lunghe valli incassate fra ripidi coster e ampi pendii superiori, terreno ideale per lo sci.

Cime
Percorso
(segue)
MONTE RE DI CASTELLO
m 2891

Montagna imponente meritevole di essere visitata per la varietà degli aspetti: un castello roccioso sopra un ampio pendio nevoso vista da sud, dominante la val Daone, perfettamente sciistica sino in vetta sul versante settentrionale, la salita più classica.
Più impegnativi e in parte alpinistici i percorsi che proponiamo dagli altri versanti.
Da sud

Dal lago di Malga Boazzo si sale per il sentiero ripido allo sbocco della val di Leno che precipita in cascata. Senza penetrare nella valle pianeggiante si risale subito il fianco sx orografico boscoso, erto, a tratti fitto, seguendo le tracce di un sentiero con passaggi obbligati fra rocce, di non facile individuazione. Usciti dal bosco in corrispondenza di un baito di cacciatori inizia un ampio e lungo pendio che senza problemi porta alla base delle rocce terminali. All’estrema sx si risale un canale senza sci, giungendo ad un intaglio sulla cresta sud del monte. Aggirando i risalti con traversata su cengia a sx (vecchi cordini metallici) si raggiunge la base di un canale ripido e piuttosto esposto sul versante ovest. Lo si percorre (corda, piccozza, ramponi) fino alle roccette sommitali in tutta prossimità della cima.
Se ci si è portati gli sci, si potrà discendere sui pendii settentrionali più agevoli, in caso contrario si ridiscenderà con attenzione alla base delle rocce. Il gusto di scendere il pendio sud che domina la val Daone ripaga dalla fatica del tratto laborioso nel bosco (comunque sciabile). Questo pendio comunica con la conca del Gellino (vedi seguente) attraverso la bocchetta a nord di Cima Larga.

Difficolta’ OSA/AD
Dislivello m 1700
Da sud ovest

Altro percorso molto interessante risale la val di Leno fino alla malga omonima. Poco dopo (se si vuole evitare il lungo giro dalla Malga Predona) si risale in direzione ovest un canale che fende il fitto bosco fino a raggiungere una condotta idroelettrica che si percorre verso dx finchè si scorge la possibilità di risalire gli ultimi pendii al limite della vegetazione.
Si raggiunge così il rudere di malga Gellino in bella posizione alla base dell’amplissima e facile conca omonima che può essere risalita a piacere per lungo tratto. Avvicinandosi alla cresta M. Dernal-Monte Re di Castello è necessario porre molta attenzione se non si conosce la zona ad individuare l’intaglio della Bocchetta Brescia.
Sci in spalla ed attrezzati per la ripidezza ed esposizione, si tocca questa forcella, dalla quale in tutta facilità traversando sul fianco settentrionale si giunge in vetta.

Difficolta’ OSA
Dislivello m 1700
Da est

Descriviamo per completezza un altro percorso, che abbiamo effettuato d’inverno e senza sci.
Dal lago di Malga Boazzo si percorre la comoda strada estiva fino oltre malga Nudole. Al quarto tornante come per il percorso sciistico classico si lascia la carrozzabile salendo per un po’ e poi traversando decisamente a sx fino a malga Re di Castello (sentiero a mezzacosta su ripidissimi pendii). Si rimontano ora i larghi pendii del fianco orientale della montagna dirigendosi verso il canale che si incunea fra le placche rocciose e raggiunge un intaglio della cresta nord. Il canale è piuttosto ripido e può presentare placche di ghiaccio; sbuca a breve distanza dalla cima, che può essere raggiunta per i facili pendii sommitali o, più bello, arrampicando gli ultimi risalti di cresta.
Segnaliamo inoltre un’alternativa al classico percorso di discesa scialpinistico: si può scavalcare la cresta nord molto in alto (al Passo della Vedretta di Saviore m 2750) scendendo i pendii nord est fino ad affacciarsi sopra il Lago di Campo, si traversa alti sul versante sud dello stesso mirando alla fine per ripido pendio alla zona dell’emissario ricongiungendosi all’itinerario tradizionale.
Anche questo tratto richiede nevi assolutamente sicure come il pericoloso traverso sotto il passo del Gatto.
Periplo del Re di Castello

Dislivello 2000 m
Difficoltà BSA
22 gennaio 2000
Dal Lago di M.ga Boazzo m. 1224 si sale per Val del Leno, Malga Gelo e Predona, si punta al Passo della Rossola m 2595 (in breve siamo saliti per cresta al Corno di Sensipie m 2721). Bellissima discesa su ampi pendii obliquando un po’ a destra sul versante bresciano fin sul fondo della Val di Dois m 2080. Si risale al Passo Dernal m 2577 dal quale con traversata discendente si punta al Passo del Gatto m 2396, poi per Lago di Campo si scende in Val Bissina-Boazzo. La partenza tardiva e la brevità della giornata non ci ha consentito in questa occasione la salita anche della cima del Re.
Foto Re di Castello
Altre cime e valli
Percorso
(segue)
VAL LATOLA
CIMA BISSINA
m 2881
Dal lago di Malga Boazzo si percorre la larga strada fino sotto la diga di malga Bissina, si passa sotto l’imponente sbarramento artificiale e si risalgono i pendii della sx orografica dell’invaso fino ad imboccare la racchiusa val Latola, che si percorre sulla sinistra orografica in direzione della testata circondata dagli alti spalti delle cime Latola e Bissina. L’uscita non subito evidente è possibile in corrispondenza di un breve canale dove passa la traccia dell’itinerario estivo, fra la parete rocciosa della cima Bissina e l’inizio della lunga cresta nevosa della Cima Latola: sono 20 metri impegnativi che abbiamo percorso sotto tiro di un’enorme cornice, dopo i quali si esce al sole sul facilissimo crinale che guarda verso la val Danerba e che permette in breve di raggiungere la C. Bissina.
E’ possibile, in discesa, a seconda della qualità ipotizzata della neve (noi siamo tornati su firn perfetto da Val Latola) calare senza difficoltà in val Danerba e percorrere questa valle che giunge proprio al punto di partenza.

Dislivello : m. 1680
Difficoltà complessive 0SA
CIMA DI DANERBA
m 2910
La val Danerba è un bel vallone esposto a sud-ovest che dal lago di malga Boazzo risale diritto alle “porte di Danerba” dove giunge, dal lato opposto di Breguzzo, la stupenda val del Vescovo.
Il percorso decritto non è molto impegnativo, ma richiede neve ben assestata e temperature non eccessivamente elevate.
Dal lago (m 1250) superato il ripido zoccolo iniziale anche a piedi, si risale il vallone all’inizio quasi pianeggiante fino alla riattata a bivacco malga Agusella.
Per il canalone ora ripido e rinserrato fra quinte granitiche si raggiunge la magnifica ed ampia testata della valle, e piegando su terreno sostenuto verso nord nei pressi dell’ampia forcella, si tocca una forcelletta della cresta ovest nei pressi delle rocce finali (splendida veduta sul nord).
Con breve percorso alpinistico in vetta.
Dislivello m. 1700
Difficoltà BSA
16 Gennaio 1993
CIMA DI VALBONA
m 2889

Questa notevole formazione rocciosa domina tre valli: val di Danerba, conca d’Arnò, Valbona.
È possibile raggiungerla da tre itinerari lunghi e di soddisfazione.
Da sud

Da val Daone (Vermongoi – Limes m 929): si sale prima per mulattiera, poi per la lunga e poco ripida strada forestale a malga Valbona sul versante meridionale della montagna.
Il vallone poco dopo si restringe, si supera al centro senza sci una ripida cintura rocciosa per un canale, e si risale lungamente, su terreno ampio e meno ripido, l’ampia conca meridionale seguendo cenni di valloncelli tra grossi massi in direzione della cima. Lasciati gli sci poco sotto il pendio finale, per breve canale nevoso e qualche passo di arrampicata su placche solide (quest’anno 2004 interamente ricoperte di neve), si tocca la sommità.

Difficoltà BSA
Dislivello m 1960
6 febbraio 1999



Craper di Stabolone
m 2500

Con lo stesso percorso iniziale si può salire alle Baite di Staboletto, poi agli aperti pianori della Malga Stabolone, ancora per pendii e poi per cresta sottile al panoramico Craper di Stabolone m 2500. Discesa possibile verso Malga Valbona e poi per forestale al tratto di partenza.
Da est

Dalla Val di Breguzzo in val Arnò, si tocca la malga omonima e ci si porta sul fondovalle in direzione laghi Neri. Si abbandona il vallone prima del suo tratto ripido, piegando a sx e risalendo senza problemi, su terreno dall’ideale pendenza, i tondeggianti dossi dell’ampia alpe compresa tra la Punta di Maggiasone a sud e la cima di Valbona a nord. Giunti in prossimità della cresta che collega le due cime, si individua un canale abbastanza ripido, che permette di toccare l’opposto versante di Valbona, facile ed aperto, che adduce piacevolmente agli ultimi pendii della montagna, da cui in vetta come per il precedente percorso.

Difficoltà BSA
Dislivello m 1700
21 febbraio 1998

Da nord

Ultimo in ordine di tempo tra gli itinerari da noi percorsi, ma forse il migliore, è quello che, dal lago di malga Boazzo, risale la val di Danerba fino alla malga Agusella. Prima della forra rocciosa della valle, si piega a destra (sud) a risalire un pendio sostenuto ed uniforme, che porta, dopo aver attenuato la pendenza, alla base del largo canale a ventaglio che scende dalla evidente forcella di Valbona. Lo si risale con prudenza, ma sempre sci ai piedi, fin alla forcella, dalla quale piegando a sx sotto la cresta sud-ovest si raggiungono senza difficoltà i pendii finali, come per gli altri due itinerari. Un regalo per noi la discesa: dal firn alla neve ancora fresca del canale nord poi di nuovo il firn dei pendii finali, ogni tanto un po’ di fortuna...

Difficoltà BSA
Dislivello m 1650
3 marzo 2004
Foto Danerba
Altre cime
Percorso
(segue)
Cornone di Blumone
m 2843
Dal Lago di Malga Boazzo per Val del Leno si raggiunge il passo del Termine, si risale la cresta sud est del monte Listino, raggiunti pendii più dolci si traversa in piano sotto questa vetta passando fra lo Scoglio e la Cima di Laione (da qui facilmente raggiungibile), affacciandosi sul pendio nord del Cornone. Si prosegue in traversata e leggera discesa per portarsi vicino alla cresta est, salire nei pressi di questa finché possibile, lasciando quindi gli sci per un ultimo breve tratto da fare a piedi.
Ripresi gli sci poco sotto la vetta si scende su bellissimo pendio nord est fino al Casinello di Blumone m 2099 da cui si risale al Passo del Termine. Si può ritornare da Malga Predona oppure è possibile traversare la conca del Gelo alti sul lato nord della Cima di Blumone con tratto finale un po’ problematico per scendere a Malga Gelo. In alternativa, dal Casinello di Blumone si può risalire al Passo del Gelo e da qui scendere per ripido canale alla Malga (vedi itinerario al Bruffione).
Monte Listino
m 2745
Chi ha consultato la guida dell’Adamello di Casiraghi-Andreolli non può non essere stato attratto dalle foto aeree degli ampi pendii a pendenza ideale che chiudono la Val del Leno. Raggiunta la Malga Gelo si sale (breve tratto problematico) alla Malga Predona, poi lasciando sulla sinistra l’itinerario per il passo del Termine, per aperti pendii si punta al punto più alto sotto le rocce terminali della cresta sud est. Passati sul versante opposto si risale fino ad un intaglio della cresta sud, da cui in breve in vetta.
MONTE BRUFFIONE
m 2665
Si tratta di una montagna conosciuta e raggiunta da itinerari ben collaudati. Proponiamo due percorsi alternativi. Da Val Daone, raggiunta malga Nova per strada forestale, si tocca il vicino fondovalle senza piegare a dx verso la bocca Frontale e si risale, a tratti con difficoltà per la forte pendenza, l’erta valletta (necessaria neve abbondante e sicura) finchè non se ne esce su bei pendii in vista del lago Casinei che si lascia in basso a dx. Traversando alti in direzione del crinale che delimita, al di là, la valle Aperta lo si raggiunge avendo ormai ben visibile la meta.
Per gli ampli pendii ci si alza piegando verso la testata di detto vallone e, più ripidamente, si tocca la cresta nord-est del m. Bruffione a breve distanza dalla cima. Lasciati gli sci ed attraversato un non difficile risalto si raggiunge la vetta per un ultima ripida paretina nevosa.

Difficoltà complessive BSA
Dislivello m. 1700
Altro percorso: dal lago di malga Boazzo per la pianeggiante val di Leno alla malga Gelo in suggestivo anfiteatro roccioso. Si continua per il vallone in direzione sud, bello e di moderata pendenza, in direzione di un canale che lo chiude. Sempre sci ai piedi si risale il canale per buon tratto, finchè la pendenza non obbliga a procedere a piedi fino a riuscire sui facili pendii del passo del Gelo. Ora, traversando verso sud-sud-est , si mira al passo Serosine posto su quel lungo crestone roccioso che il m. Bruffione invia in direzione nord; raggiuntolo senza problemi (resti di edifici militari), si passa sul versante est. Tenendo le rocce alla dx, si procede ancora piuttosto lungamente, all’ inizio su costoni ripidi, poi facilmente in direzione dell’evidente vetta, che si tocca senza sci con un ultimo breve tratto di roccette.

Difficoltà complessive BSA
Dislivello m.1400
CORNO di GREVO m 2869
Itinerario lungo, abbastanza agevole dal punto di vista sciistico, con tratto alpinistico finale. Dal Lago di Malga Boazzo per la lunga strada fino alla diga Bissina. Si segue l’itinerario estivo verso il Forcel Rosso passando per Malga Casinelle, si lascia sulla sinistra l’invitante vallone che per facili dossi porta alla Cima di Passo Ignaga (MS), ci si infila nel valloncello che porta all’intaglio della Guglia del Marmo, poco prima del termine lo si lascia traversando a destra in leggera salita su ripidi pendii (esposti a sud, necessaria neve scaricata ed assestata) per superare una dorsale dalla quale ci si affaccia sopra un altro canale che scende dal Forcel Rosso. Si scende e si attraversa sotto le rocce dell’anticima sud del Corno di Grevo per portarsi su terreno sempre più ripido nel canale che scende dalla forcella compresa fra cima e anticima sud. Lasciati gli sci si sale per la cresta sud seguendo i segnavia ed alcune attrezzature che possono essere sommerse dalla neve su rocce e neve con tratti esposti fino sul castelletto roccioso della cima.
Molto invitante il valloncello e i pendii che dal Forcel Rosso scendono direttamente verso il lago, ma assolutamente sconsigliato dalla guida (Sci-Alpinismo in Adamello e Presanella di Casiraghi Andreolli Bazzi) per il tratto finale molto ripido e valangoso.

Difficoltà complessive : BSA
Per la cresta: AD, passaggi di II grado, piccozza e ramponi.
Itinerario al Corno di Grevo visto dalla cresta di Cima Latola